Ammetto che il titolo è provocatorio, ma lungo questo articolo vorrei mostrare il percorso di riflessioni che mi ha condotto a questa affermazione e spiegare perché è concettualmente vera.
Le influenze che subiamo durante le nostre vite – famiglia, scuola, chiesa, ambiente di lavoro, amici, colleghi, paradigmi sociali - esercitano su di noi il loro inconscio e silenzioso impatto e contribuiscono a formare i nostri schemi mentali, i nostri paradigmi, le nostre mappe.
Oggi viviamo nell’epoca dell’abbondanza, soprattutto di dati. I nuovi vantaggi competitivi si formano discernendo meglio le informazioni e decidendo dove concentrare le forze, più che lottando per ottenerle.